La Cattedrale dell'Assunta a Montepulciano è veramente un gioiello rinascimentale incastonato in una piazza bellissima, Piazza Grande.
Un sito intero non basta a descrivere questa Cattedrale.
Noi non siamo di Montepulciamo, non siamo neanche senesi e non abitiamo in provincia di Siena e quindi il nostro è un libero pensiero non legato a nascite od amori.
A seguito dell'elevazione avvenuta nel 1561 di Montepulciano a sede vescovile, i Poliziani pensarono bene di trasformare la Pieve di Santa Maria in Cattedrale.
I lavori iniziarono nel 1570 su disegno di tal architetto Valentino che pensò bene di buttar giù sagrestia e biblioteca e forse anche il tetto.
Dopo 15 anni di demolizioni e lavori sconclusionati ai Poliziani quello che era stato fatto assolutamente non piaceva e quindi nel 1586 fecero, quel che oggi si direbbe, una ardita variante in corso d'opera.
Decisero infatti di fare un concorso di idee chiamando in gara i migliori architetti e scultori dell'epoca.
Partendo da quel che era già realizzato (basta ulteriori demolizioni) ogni aspirante doveva produrre un modello in terra della sua opera ed una pianta architettonica.
Passarono altri 8 anni fino a quando, con lettera del 23 marzo 1594, il Granduca Ferdinando I dei Medici prese la decisione finale assegnando il progetto all'orvietano Ippolito Scalza (1532 - 1617), valido scultore di scuola michelangiolesca.
La Cattedrale poteva quindi essere terminata.
I lavori erano iniziati nel 1570 e finiro nel 1680, ovvero 63 anni dopo la morte dello Scalza, ma all'epoca avere cantieri che perduravano per cento anni non era una eccezione ... anzi.
La ristrutturazione costò anche cara, con un consuntivo di oltre 72'000 fiorini senza ultimare la facciata a mattoni e conci di travertino e lasciando intatta la torre campanaria, progettata nel XIV da Iacomo e Checco di Meo da Settignano, che poi è l'unica struttura "sopravvissuta" della Pieve originaria.
All'interno la Cattedrale da una sensazione di essere ben più larga e lunga delle sua dimensioni reali (28 mt x 58 mt)
La sua suddivisione è a croce latina su tre navate con grandi pilastri che sorreggono archi a tutto sesto.
La copertura delle navate sono coperte da volta a crociera, mentre la navata centrale è con volta a botte.
Ma cosa si può vedere dentro questa Cattedrale?
Appena si entra si trova due parti del monumento marmoreo di Michelozzo di Bartolomeo a Bartolomeo Aragazzi.
L'Aragazzi fu Arciprete dell'antica Pieve di Maria Assunta e commissionò direttamente (da vivo) il suo monumento funebre ...
Data la complessità e bellezza del monumento lo descriviamo su di una apposita pagina.
Sulla prima cappella della navata di sinistra c'è la Fonte Battesimale di Giovanni d'Agostino e con dietro l'altare dei Gigli di Andrea della Robbia.
Ad ornare la Cappella 01 della navata di sinistra ci sono la splendida Fonte Battesimale di Giovanni d'Agostino e, dietro, l'altare dei Gigli in terracotta invetriata policroma del 1512 di Andrea della Robbia.
Le due statue marmoree rappresentano a sinistra San Pietro (con la chiave) ed a destra San Giovanni Battista e sono di autore ignoto.
I quattro Santi raffigurati dal della Robbia nell'altare sono invece da sinistra verso destra:
- Santo Stefano
- San Bonaventura
- Santa Caterina da Siena
- San Benedetto
A nostro parere il vero gioiello della Cattedrale dell'Assunta è il grande (ed intero) trittico dell'Assunzione di Taddeo di Bartolo che campeggia dietro l'altare centrale.
Sottolineamo che questo trittico è uno dei pochissimi arrivati fino a noi praticamente intatto.
Il trittico fu commissionato dall'Arciprete Giacomo di Bartolomeo Aragazzi al Taddeo di Bartolo nel 1401 e quindi è qui da oltre 600 anni.
Una simile opera quasi oscura le altre opere come le veneratissime come l'immagine della Madonna del Pilastro e quella della Madonna di San Martino.
Segnaliamo che il trittico è attualmente in restauro ed al suo posto di trova una fotografia su tela ...
La Madonna del Pilastro fu dipinta da Sano di Pietro, detto il Vecchietta, nel suo periodo migliore.
La storia della Madonna di San Martino si perde nel tempo fino al lontano 1587.
Sul un muro di una casa che immetteva nei fondi di San Martino era dipinta in affresco una Maestà ovvero una piccola immagine votiva rappresentante la Madonna con il Bambino e San Giovanni Battista.
Tal Vincenzo del Mincio, dopo aver perduto al gioco della palla al maglio, ebbe la sacrilega idea di colpirla alla tempia destra con il maglio che aveva in mano.
Ma miracolosamente sulla fronte della Madonna apparve quello che senza alcun dubbio è un grosso livido.
Per l'atto sconsiderato che aveva fatto il sacrilego Vincenzo fu immediatamente colpito da un ictus che lo rese infermo per il resto della sua vita.
Sul posto ovviamente un grande accorrere di pellegrini e fedeli, tanto che nel 1588 venne realizzata la piccola chiesa della Madonna di San Martino.
L'immagine della Madonna di San Martino fu trasferita in Cattedrale il 6 gennaio 1617 e ne fu decretata l'incoronazione il 6 novembre 1707.
Non li documentiamo singolarmente, ma considerate che in molte delle 12 cappelle si trova un dipinto.
Una ultima menzione la lasciamo per le dodici vetrate site ai lati delle navate laterali che danno luce alla chiesa.
La prima volta che visitammo la Cattedrale dell'Assunta era la mattina di Sabato 21 Novembre 1998.
Eravamo in due, anzi in quasi tre, visto che Simone sarebbe nato esattamente alle 10 di 7 giorni dopo.
E quel giorno la Perpetua, trovandoci in Cattedrale a filmare e fotografare su cavalletto, ebbe la grande idea di scacciarci brandendo una scopa!
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